domenica 27 aprile 2008

UN COMMENTO INTERESSANTE E LUSINGHIERO






Ho ricevuto qualche giorno fa una lettera, scritta dalla figlia di una mia collega, che molto volentieri pubblico come "post", in quanto credo possa far piacere a tutto il gruppo, a chi ci aiuta e chi ci segue, leggere un giudizio così interessante ed altamente tecnico nella sua globalità, che va al di là di ogni riferimento specifico ad alcuni personaggi.


"Sabato 19 aprile ho assistito alla rappresentazione della commedia "Non è vero...ma ci credo!", interpretata dalla Compagnia Teatrale "l'Intesa". Ho riscontrato un'elevata qualità artistica, sia dal punto di vista scenografico che da quello recitativo, in particolar modo per quanto riguarda i personaggi del Commendator Gervasio, di sua moglie Teresa e di Ghilberto Sammaria. Ho notato una grande padronanza dello spazio scenico, nella scioltezza della gestualità, assolutamente adeguata alle battute e alle diverse situazioni proposte dal testo teatrale. Rimanendo sempre nella sfera visiva dell'apparato recitativo, la mimica facciale del Commendator Gervasio è risultata decisamente ottima, precisa e perfettamente adatta ai vari stati emotivi in cui il personaggio veniva a trovarsi. Riflettendo sulla dimensione uditiva, spicca la bravura del Commendatore e della moglie Teresa; il tono delle loro voci era sempre espressivo e in assonanza con lo stato emozionale dei dialoghi. Lo spazio rappresentato comunicava con chiarezza gli ambienti in cui si svolgevano le scene. Alcuni oggetti come i quadri alle pareti, il lampadario floreale che ricordava un delizioso "stile Liberty" e la ricercata foggia antica del telefono sulla scrivania del Commendatore rappresentavano molto bene la condizione di vita di Gervasio e della sua famiglia. Mi sono piaciuti molto anche gli effetti sonori e le luci e, concludo dicendo complimenti a tutti!!"


Luisa C. (Studentessa Facoltà di Lettere con Indirizzo Storico e Artistico, "Università Cattolica del Sacro Cuore", Milano)

(foto di Alessandro Roncaglione

1 commento:

Anonimo ha detto...

sarebbe fin troppo facile "accodarsi" al commento di luisa,è tutto troppo vero e con uno spirito d osservazione notevole.ciò che vorrei raccontare avendo condiviso col gruppo nove bellissimi anni,è il lavoro che non si vede mai e che porta ai bei risultati che si vedono sul palco:fatto di passione nel creare e tenere insieme il gruppo anche quando tanti piccoli mondi,le ns teste si sfiorano,e s avvicinano con fatica,ma quando si fondono creano un armonia particolare,è fatica di trovare gli oggetti adatti ogni volta a una situazione diversa,i vestiti,.è passione quando il sabato e a volte la domenica invece di stare con la propria famiglia,si caricano pulmini,o camion e via...divani e sedie sulle spalle tutti insieme.scatoloni,tessuti.mobili in equilibrio..che meraviglia!.e poi la scelta delle musiche,il miracolo di trovare amici alle luci,mogli rassegnate alle riprese.e la paura di non sapere la parte fino alla fine,ma poi per magia puff!sul palco va tutto benissimo,.è umiltà.dedizione,passione,amicizia. tutto ciò è l "intesa".