lunedì 28 gennaio 2008

Nuova commedia de "l'Intesa" per la stagione 2008

(Luigi De Filippo, figlio di Peppino)







(Due "scatti" del grande Peppino De Filippo)




"Non è vero...ma ci credo!" è la commedia che abbiamo scelto di rappresentare per la stagione 2008. Ancora una volta abbiamo preso spunto dal filone della commedia napoletana, ovviamente lavorando sulla traduzione, riadattamento e aggiornamento.
E per quest'occasione l'omaggio è a un altro grande interprete del genere in questione, Peppino De Filippo, autore e interprete principale (originale) della commedia, riproposta poi con successo nel corso degli anni dal bravissimo figlio Luigi.

Il nostro obiettivo è sempre quello di partenza, cioè "divertire divertendoci", con l'augurio di raccogliere le stesse soddisfazioni regalateci da "La Fortuna con la F maiuscola".

La commedia, andata in scena per la prima volta nel 1942, è considerata il capolavoro comico di tutta la produzione teatrale di Peppino De Filippo. Ottenne un così vasto successo che dieci anni più tardi si decise di farne anche un film. Il tema è quello della superstizione, abbastanza frequente nella drammaturgia di De Filippo, come lotta disperata e perdente di chi ingaggia battaglie per combattere destino e sfortuna, di chi non ha altri mezzi a propria disposizione per allontanare i colpi sinistri della sorte, se quelli di ricorrere a sotterfugi e scongiuri.
Gli affari non vanno molto bene alla Savastano Spa e il Commendatore Gervasio Savastano , il titolare, sembra impegnarsi a trarre dalle vicende sfavorevoli le migliori ragioni per essere superstizioso, in un crescendo di intensità, fino a raggiungere addirittura l'auto-compiacimento. Negli uffici della direzione dell'azienda nessuno si sottrae alle sue considerazioni, non il fidato collaboratore - l'avvocato Donati - che lo asseconda ma senza condividere quel genere di opinioni, né i suoi dipendenti, tra cui il rag. Spirito e l'impiegata Musciella, né tanto meno il rag. Belisario Malvurio, malamente individuato dal commendatore stesso come capro espiatorio delle vicende aziendali poco entusiasmanti.Toccherà invece ad Alberto Sammaria restituire l'entusiasmo al Commendatore, pronto a tutto dopo essersi convinto di avere trovato in lui la soluzione ai suoi problemi...



Ed ora...BUONA VISIONE!!!

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